Il Rotary Club Carpi
Il Rotary Club Carpi è nato nel 1960, terzo della provincia dopo Modena (1949) e Mirandola (1957).
E’ stato sponsorizzato dal club di Modena (Presidente Carlo Alberto Perroux) e ha ricevuto la Carta di Costituzione dal Rotary International il 13 gennaio 1961.
169° club italiano, oggi fa parte del Distretto 2072° (Emilia Romagna e S. Marino) che conta 48 club.
Il territorio di competenza comprende i comuni di Carpi, Soliera e Novi.
Dalla sua fondazione, sono stati ammessi al club 186 soci, di cui 8 Onorari. L’organico odierno conta sessantasette soci di cui tre Onorari.
Il Club di Carpi è, dal 1988, Padrino di un Rotaract club, riservato a giovani dai 18 ai 30 anni d’età e dedicato alla formazione di cittadini responsabili e impegnati nei confronti della comunità, i cui scopi e i cui principi sono gli stessi del Rotary.
Service
Le aree di intervento del club, nel corso degli anni, sono svariate e così diversificate:
– elargizioni economiche a carattere locale prevalentemente indirizzate verso comunità di giovani disagiati o disabili
– elargizioni economiche a carattere nazionale che hanno visto il club concretamente presente in occasione delle maggiori calamità, alluvioni e terremoti verificatesi nel paese a interventi effettuati a favore di comunità di recupero e di anziani
– elargizioni economiche a carattere Internazionale: in primo luogo occorre ricordare l’importante e costante contributo del Club a favore della Rotary Foundation, l’organizzazione che regola le innumerevoli attività benefiche nel mondo.
– donazioni di attrezzature, strumenti, automezzi:
– contributi per interventi in ambito artistico e culturale:
– sponsorizzazioni di eventi, mostre e pubblicazioni:
– premi, riconoscimenti professionali, borse di studio:
Diversi soci e loro familiari, in linea con i principi del “servire”, sono poi impegnati in opere di volontariato, a supporto dei numerosi enti presenti sul nostro territorio, in modo discreto ma non per questo meno efficace ed apprezzato: dalla assistenza a giovani disagiati, ospiti di comunità di recupero, malati, extracomunitari bisognosi, all’orientamento al lavoro dei giovani in età scolare, alla raccolta di fondi o materiali per le missioni.